La Coppia: istruzioni per l’uso (prima puntata)
La coppia: istruzioni per l'uso. Prima puntata di un viaggio alla riscoperta della ricetta dell'amore ai giorni nostri con la guida dello psicologo. Autore Dott.ssa Scilla Battiato
La coppia: istruzioni per l'uso. Prima puntata di un viaggio alla riscoperta della ricetta dell'amore ai giorni nostri con la guida dello psicologo. Autore Dott.ssa Scilla Battiato
Ormai mancano pochi giorni alla fine dell’anno, ed è questo il periodo in cui spesso ci impegniamo nel tirare le somme di quanto ci è accaduto o di che cosa abbiamo raccolto in dodici lunghi mesi.
Capita di vivere notti riempite da sogni popolati di forze oscure, demoniache e diaboliche. Ci si sveglia con una sensazione di paralisi corporea, tachicardia e terrore, si accende la luce e si scruta la stanza in cerca di oggetti o persone famigliari e rassicuranti. Ritornata la calma nel corpo, inquieti nell’anima, si riprova a riaddormentarsi, disturbati solo dal timore che si ritorni a sognare di essere rincorsi, di lottare o di essere posseduti dal diavolo o demoni. Che avrà mai significato quel sogno?
Quando mamma e papà si separano, i figli vivono una vera e propria crisi da cui è possibile uscirne senza traumi e danni, nella misura in cui la coppia, pur cessando di essere coniugi, continua a svolgere un ruolo genitoriale, caratterizzato da coerenza e stabilità affettiva ed educativa.
La solitudine è temuta, perché spesso è associata alla tristezza, alla paura e alla depressione, ma l’essere soli non è necessariamente fonte di malessere, può essere origine di auto-consapevolezza, una conoscenza di sé generatrice, creatrice di nuovi modi d’essere e nuove dinamiche relazionali.
Genitori e bambini tra Mito e Realtà. Può accadere che mamma e papà si chiedano fino a quando sia giusto continuare ad alimentare la fantasia del vecchio barbuto e pancione che, in una sola notte, distribuisce i regali a tutti i bambini del mondo su una slitta volante, trainata da renne. Si tratta di una bugia, e si domandano che cosa succederà quando il loro bambino, magari giunto alle scuole elementari, scoprirà la verità nel confronto con i compagni!
Il dolore affligge l’uomo, e come nella notte il buio disorienta e impaurisce, tanto che da sempre si desidera la luce rassicurante che rischiari le tenebre, così si cerca un rimedio al male, un salvatore. Che sia il corpo a lanciare un urlo o l’anima, l’essere umano difficilmente si ferma a prestare orecchio al dolore o a cullarsi nel buio della notte, così si muove sordo e inquieto alla ricerca di chi possa subito porre fine alle sue sofferenze o aiutarlo a rivedere la luce...
Esiste un periodo dell’anno in cui l’ansia di separazione nei bambini è particolarmente evidente, ed è il momento della riapertura delle scuole, quando, inevitabilmente, le mamme o i papà sono obbligati ad accompagnare ed affidare alle maestre i loro figli. Alcuni bambini entrano nelle classi emozionati, salutano il genitore e cominciano ad esplorare l‘ambiente, altri si aggrappano a mamma o papà e, piangendo lacrimoni, si rifiutano di entrare o rimanere con le maestre.
Quando viviamo una perdita sembra che il tempo si fermi, ci si sente sospesi in una dimensione confusa, disorientante, senza spazio. In una recondita parte del nostro essere si affaccia un dolore così acuto, profondo, intenso che si sente il bisogno di renderlo alieno. Un dolore troppo lancinante da poter essere respirato, così lo ricacciamo in quell’angolo in cui è nato, e la nostra mente, in una grande manovra difensiva, si allontana così velocemente da riportarti nella realtà, spogliandola dell’accaduto.